L’inserto tecnologico del Sole 24 Ore apre ai giovani con Open Nova. L’iniziativa è interessante e coraggiosa per molti aspetti.
Prima di tutto perché offre a giovani brillanti e capaci una scorciatoia diretta all’essere pubblicati su un quotidiano a tiratura nazionale, mica il giornalino della parrochia! La promessa è quella di una scelta per merito, non per conoscenze o area politica: e per l’aria che tira in Italia questa è una promessa non da poco.
Secondo, perchè i giornalisti di Nova accettano di mettersi molto in gioco: potrebbe capitare, e anzi spero proprio che capiti, che le voci nuove siano anche migliori delle voci ufficiali. Credo che se quelli di Nova fossero giornalisti copia-incolla, l’ipotesi della concorrenza sul merito li getterebbe nel panico più totale. Accettano la sfida perché sanno di essere bravi.
Se vogliamo trovare il pelo dell’uovo alle regole, il punto 2. Originalità sembra un poco in contrasto con il punto 3. Su misura per Nova: essere originali con la voce di un altro mi sembra una richiesta esosa da fare a un principiante. Vedremo cosa ne verrà fuori.
Più in generale, la diffusione di internet e la facilità con cui ognuno di noi può essere editore di se stesso mi spingono a chiedermi se il nostro giovane aspirante giornalista si senta ancora obbligato a passare dalla carta per farsi conoscere.
Forse ancora sì ma credo, anzi spero, non per molto. In questo senso l’iniziativa di Nova ha lo stesso sapore romantico dell’ultima carica della Cavalleria Savoia a Isbucevski.