Torno a casa e trovo mia moglie accasciata su una sedia, con un foglio in mano, che si agita convulsamente. Dopo il primo attimo di panico, capisco che sta ridendo in modo inarrestabile.
Mi spiega, tra le lacrime, che facendo pulizia delle vecchie carte ha trovato la copia di quel modulo del 1993, in cui denunciava alla Guardia Forestale il possesso di oggetti prodotti con animali protetti dalla convenzione di Washington: due pettini in tartaruga.
E mi dice: “pensa che cretina, io ligia in fila tra le vecchiette che denunciavano la borsettina di pitone, il bracciale di avorio… Chissà cosa ne hanno fatto, di quelle dichiarazioni”.
Già, chissà cosa ne hanno fatto.