Non è più possibile dire con certezza cos’è un blog: ce n’è di tutti i tipi e non ha più senso definirlo troppo strettamente. Certo cha a volte rimango perplesso davanti ad alcune sue varianti; ma poi mi dico “C’è posto per tutti!” e me ne faccio una ragione.
Ma l’ultimo esempio su cui sono capitato mi ha proprio colpito, e voglio raccontartelo. Non farò nomi: non voglio alimentare inutili polemiche personali.
Diciamo che sei una importante azienda italiana attenta alla comunicazione e ti accorgi del fenomeno “blog”. Pensi che sia un ottimo strumento di comunicazione e decidi di buttarti: che fai?
Assoldi un tipo (che per comodità chiameremo “Vincenzo”) e gli fai aprire un blog in cui, senza mai dichiarare l’affiliazione, nel modo più impersonale possibile, si parla sempre male della concorrenza e si copiaincollano i tuoi comunicati stampa.
Logicamente, Vincenzo non se lo fila nessuno. I pochi che capitano sul suo blog si accorgono subito che è “finto” e lo spernacchiano apertamente.
Ecco, credo di poter affermare con una certa sicurezza che non è così che si fa.