La conferenza o le conferenze?

Un sacco di ragazzi in gamba si stanno dando da fare, altri hanno promesso il loro contributo; e il wiki contiene così tante idee interessanti che qualcosa ne verrà fuori di sicuro. Anzi, comincio a pensare che ci sia materiale per più di una conferenza in più posti diversi.

Quindi, se stai per organizzarne una per conto tuo e hai visto qualcosa che ti interessa, serviti pure: non siamo mica gelosi!

L’importante è che sia una non-conferenza: che non ci sia la solita barriera architettonica tra relatori e pubblico, che sia ampliato al massimo il tempo dedicato alle domande e ridotto al minimo quello delle presentazioni; che si prevedano e organizzino adeguate pause di socializzazione; che si usino tutti gli strumenti adatti a rendere l’evento disponibile offline a un pubblico il più vasto possibile.

In una non-conferenza di questo tipo, il mio sogno segreto è presentarmi per la mia relazione e proiettarti la prima diapositiva di PoverPoint dal titolo “Scaletta”, con effetto animazione “macchina da scrivere” (prima mazzata), che contenga almeno quindici punti elenco scritti in piccolissimo e totalmente incomprensibili (seconda mazzata).

E in basso a destra, minacciosissimo e abbastanza grande perché tu lo noti subito, un bel “1/147” che prometta ore di sofferenza (terza mazzata).

Ti darei le spalle e attaccherei a leggere il primo punto con voce lenta, spenta e monotona (mazzata definitiva).

Ma dopo poche parole, mi girerei ed esclamerei “Purtroppo il tempo è tiranno, passiamo subito alle domande”. Ah, pensa il sollievo. Stavi per ammazzarmi, e adesso mi getteresti le braccia al collo.