Vita da troll

L’altra sera, siccome mi annoiavo a morte e non avevo niente da fare, sono entrato in un bar modaiolo pieno di fighetti in happy hour e ho gridato:

“Un attimo di attenzione prego! Siete una indistinta massa di fighetti repressi, depressi e insignificanti”

Beh, tu non ci crederai, ma (quelli che se ne sono accorti) se la sono presa! Si è levato un coro di “Scemo scemo” e addirittura tre o quattro si sono alzati e venivano verso di me con fare minaccioso. Per fortuna ho infilato al volo la porta e mi sono dileguato nella notte.

Da questo comportamento sorprendente e inaspettato ho imparato molte cose:

  • Lo sapevo che finiva così.
  • Non c’era motivo di prendersela tanto per due battute; ma dai, scherzavo! Sono proprio dei rozzi maleducati livorosi che non sanno stare al gioco.
  • Anzi, se se la sono presa è perché ho toccato un nervo scoperto, è evidente. Infatti sono dei fighetti e sanno di esserlo.
  • Dovrebbero ringraziarmi, altro che storie! Se non c’ero io a movimentare la serata…
  • Una volta non era così. Ai miei tempi, quando insultavi qualcuno, questo ti offriva subito da bere e cercava di baciarti.
  • Non mi divertivo tanto dai tempi di quella trasmissione, Golan, Galan, come si chiamava?