Ieri sera al Conservatorio di Milano Richard al clarinetto accompagnato dal figlio Peter al pianoforte in un concerto affascinante, soprattutto nella seconda parte, che nella prima le musiche di Copland e Bernstein non mi hanno proprio entusiasmato.
Ma dopo l’intervallo, un crescendo di emozioni: George Gershwin, Cole Porter, Dave Brubeck (apoteosi finale con Blue Rondo à la Turk).
Richard Stoltzman è un virtuoso dello strumento, ma il figlio al pianoforte jazz non è da meno.
Emozionante bis con “Auld Lang Syne” introdotta dal clarinetto solo e poi jazzata in duetto con il piano.
Molte classi di clarinetto con maestro, entusiasmo alle stelle ma pubblico non foltissimo.