P2P: io sono contro

Seguo con molto interesse Beppe e le sue appassionate cronache del decreto Urbani. Ma mentre leggevo i suoi ultimi post mi è venuto da pensare che il P2P sia un escamotage passeggero e destinato in futuro non a scomparire ma ad essere fortemente ridimensionato.

Pensa per un attimo di essere attorniato da una connessione internet veloce e continua, presente sul tuo computer ma anche su tutti i tuoi attrezzi portatili. Ecco, adesso levati quell’espressione di godimento beota dalla faccia e dimmi: che bisogno hai di “scaricare” musica quando puoi accedere a più musica da internet più velocemente di quanto faresti dal tuo disco rigido? Non fai già così con Gmail?

Luca la settimana scorsa mi ha segnalato la radio di Yahoo LaunchCast, e ne sono pazzamente innamorato. Tu la personalizzi, gli dici che musica vuoi ascoltare, che generi, che artisti, e lei te la propone. Ogni tanto ti propone acnche cose che tu non conosci, ma che piacciono a gente con i tuoi stessi gusti. Mentre ascolti un brano, puoi dare un voto da “non voglio sentirla mai più” fino a “ancora, ancora”, e la radio impara i tuoi gusti. Dopo una settimana, la mia radio ha imparato alla perfezione e io sono in paradiso ogni volta che l’accendo. Dopo l’estate certamente sborserò i tre dollari mensili necessari a togliere la poca pubblicità che ogni tanto intramezzano.

Ecco, io penso che il futuro sia questo: personalizzazione spinta e contenuti sempre disponibili.