In un impeto di ottimismo ti avevo predetto, tempo fa, la morte dei blog:
“I blog scompariranno: nel senso che diventeranno così diffusi che smetteremo di identificarli come qualcosa di separato. Tra qualche anno non esisteranno più siti Web che non contengano pagine aggiornate frequentemente da singole persone, con post in ordine cronologico inverso, con permalink e commenti. Come verranno chiamati e quali strumenti verranno usati è un problema secondario.”
Ritrovo oggi lo stesso concetto in un bel post del Guru, che tra le tante buone pensate ne dice una anche molto bella, con cui sono in totale sintonia:
“Oggi i weblog sono la Rete, (la parte abitata della Rete) e la Rete è stata profondamente cambiata dai weblog.”
E mi capita spesso di trovare fior di aziende che hanno speso fior di soldi per fare un sito che nessuno linka e tantomeno visita; e di pensare che quella sia la parte disabitata, desertica, della rete.