Musica e statistiche

I dati di vendita 2003 della musica in Italia possono essere letti in molti modi, ma c’è un limite di decenza che è stato superato.

C’è stato un calo nei CD di 1,49% in volume e di 3,26% in valore. In una economia in piena recessione mi sembra un risultato ottimo, altro che balle. Conosci qualcuno che ha un negozio? Prova a chiedere.

Se il settore novità cala del 9,13% in volume e del 6,01% in valore, io capisco che l’industria produce robaccia poco appetibile e cerca di venderla a prezzi più alti, e la gente non ci casca.

Infine, se le novità calano e i singoli crollano ma le vendite totali diminuiscono di poco, allora c’è un altro settore che tira da matti e compensa ampiamente: il catalogo a medio prezzo. Il medio prezzo non viene nominato nei dati del 2003, ma nel 2002 rappresentava una crescita del 64,21% a valore e del 71,74% a unità. Dati probabilmente troppo imbarazzanti se poi si vuole versare lacrime sui danni da pirateria, come fa il presidente della FIMI su Punto informatico. Che faccia di bronzo.