A proposito di musica e filesharing, e di come faranno a spravvivere gli artisti in un mondo (orrore!) senza case discografiche, il New York Times spiega che presentandoti ai concerti con la tua memoria USB e una carta di credito, potrai scaricarti da un apposito chiosco l’mp3 della musica appena ascoltata.
Mi sembra un’idea fantastica, se non fosse che già mi vedo in fila davanti alla macchinetta, in decimillesima posizione. E se invece del chiosco e della memoria USB mettono una connessione wireless? O un codice associato al biglietto d’ingresso per scaricare la musica dal sito? Una volta deciso che si tratta di semplici bits, ti si apre un mare di possibilità .