Qualche tempo fa pubblicai incautamente il nome, cognome, indirizzo e telefono di una che mi aveva spammato. Ne seguì del casino, culminato con la temporanea disattivazione del mio sito.
La prima lezione che ne trassi fu che su web ogni tentativo di censura produce invece una amplificazione. Se la spammer se ne fosse stata zitta, nessuno avrebbe notato la cosa. Invece così lo vennero a sapere tutti.
La seconda lezione fu che la caciara fa spettacolo, che non c’è niente di meglio di una velenosa polemica per impennare “gli ascolti”: fu un mese record di accessi al mio blog.
L’errore allora fu di non continuare su quella strada che qualcuno oggi arditamente percorre. E quindi nei prossimi giorni ti prometto di pubblicare le seguenti liste “top ten”:
- I dieci blogger che mi stanno più sulle balle, e perché li leggo lo stesso.
- I dieci amici che mentre mi scroccano qualcosa piangono miseria nera ma hanno molti più soldi di me, e quanti ne hanno esattamente.
- I dieci allievi del corso avanzato “Accesso ai dati esterni con le tabelle pivot di Excel” che dovrebbero invece iscriversi a “Il mouse, questo sconosciuto” ma hanno fatto valere il grado.
- I dieci clienti che non hanno mai fatto la polvere dietro i loro server, e sanno che io sono allergico alla polvere
Da qui agli insulti personali, e alla fama imperitura, il passo sarà breve.