Queste feste sono terribili. Si festeggia con colleghi, amici, parenti, vicini; e si mangia, si mangia, si mangia da non poterne più. Per forza poi si scrivono post neri e pessimisti come questo di Mantellini.
Io festeggio la vigilia cenando da mia madre (con il brodo rosso di barbabietole, senza il quale non è Natale), e sono costretto a rimangiare il giorno dopo da mia suocera. Aspettati per il 26 un post apocalittico:
“È caduta, è caduta
Babilonia la grande
ed è diventata covo di demòni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d’ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino
della sua sfrenata prostituzione,
i re della terra si sono prostituiti con essa
e i mercanti della terra si sono arricchiti
del suo lusso sfrenato”
(Non ti ricorda Baghdad e il petrolio?)