Giancarlo Mola

Il bello di giornali e riviste è che, qualunque stupidaggine tu scriva, a meno che non la sia grossissima, il giorno dopo è buona solo a incartare le ova freschissime del contadino, che me le porta la Signora Franca come segno di speciale devozione.

Invece il bello di internet è che, qualunque cosa tu ci scriva, e dovunque te tu l’abbia scritta, rimane per l’eternità disponibile a qualsiasi cazzeggiatore perdigiorno che se la cerchi su Google.

Ed è così che io ho scoperto, per appartenere appunto alla suddetta categoria, i dieci articoli che sconvolsero il mondo:

Ne mancano due e ce ne sarebbero molti altri, spazianti a volo radente su tutto lo scibile, ma mi è mancato il cuore.