La SIAE risponde

Apprendo in questo momento dal gentilissimo Sapo Matteucci, Responsabile Ufficio per le Relazioni con il Pubblico SIAE, che

“nel 2001 la SIAE ha incassato per diritti musicali oltre 409 milioni di euro [quindi circa quattro quinti del suo bilancio – G.] con una provvigione media (il costo per i servizi di riscossione e ripartizione agli autori, editori, e aventi diritto) del 15% [mi pare una provvigione onesta – G.]. La SIAE non tutela i diritti connessi, quelli dei produttori discografici e degli artisti – interpreti.”

Ma se non capisco male, alcuni produttori e case discografiche (molti? tutti?) sono anche titolari dei diritti, a seconda del contratto che hanno firmato con l’autore. Almeno negli Stati Uniti è così. E in Italia? C’è qualcuno che sa qualcosa e mi può illuminare?