Sono affacciato a questa piccola finestra e guardo fuori sulla piazza. Sono le otto e mezza passate e il cielo diventa rapidamente buio. Buia è anche la città, e non c’è in giro nessuno a causa del coprifuoco. Senza corrente, senza radio, senza notizie, cerco nell’oscurità un indizio, un segnale sul mio futuro. I rumori di guerra si fanno ora lontani, ora vicini; mi chiedo se stanotte riuscirò a dormire, e se mi sveglierò domani.