Cinquemila anni di cultura e di storia non sono passati invano. Il Maestro Yang dell’ Associazione per lo Studio del Kung Fu Tradizionale è un signore di mezza età, piccolino e dai modi molto gentili, che ha dedicato e dedica la sua vita allo studio delle arti marziali. Oggi pomeriggio è stato invitato nella nostra palestra a Como per tenere uno stage e insegnarci le sue tecniche.
I concetti chiave che ha cercato di trasmetterci (in un italiano assai approssimativo) sono:
- Le diverse tecniche non sono importanti e fondamentalmente si equivalgono.
- La forza non serve a niente e non bisogna cercare la forza.
- I movimenti possono essere piccoli, ma le partenze devono essere veloci.
- L’elastico è più potente del martello.
- Quando l’avversario è più debole, dritti. Quando è più forte, in cerchio.
- Il buon combattente ha la mente sgombra e il corpo rilassato.
Io non credo che quanto sopra renda l’idea, ma ti assicuro che vedere in azione il Maestro Yang è impressionante per l’assenza di sforzo con cui si muove (e per la fatica bestiale che fai cercando di imitarlo).
La sua idea di arte marziale mette l’accento sull’arte, e la sua idea di praticante di arti marziali mette l’accento sullo studio, sulla saggezza e sulla rettitudine. Se volete fare risse imparate ad usare il coltello o la pistola, dice. La vera forza non è aggressiva.
Capito Giorgino?