E così a causa dell’influenza in questo preciso momento non sono a Milano a sentire un duo padre-figlio, Riccardo e Pietro Stolzman, clarinetto e pianoforte, in un concerto che prevede musiche di Bernstein, Ellington, Monk, Gershwin, Debussy, Rodgers.
Scommetto quello che vuoi che domani Amedeo mi dirà che è stato uno dei più bei concerti della stagione, e che non lo dirà solo per aggiungere sale alla ferita.
Mi consolo un poco occhieggiando i futuri appuntamenti: Repin e Bashmet a marzo, Kremer, Lonquich e la Europa Philarmonie ad aprile, Hough e Gitlis a giugno.
Mi consolo anche ascoltando il Concerto per violoncello n. 1 di Haydn, in una registrazione di Jaqueline du Pré che preferisco a tutte le altre al mondo. L’adagio è musica sublime.