Tra i visitatori più smarriti della rete, sono erroneamente capitati da me in gennaio quelli che cercavano:
gaspar il gatto (ben 22! ma che roba è?)
gaspar gatto (altri 3)
topolino (9)
sedere (7)
stampe cinesi (6)
Non sono molti, ma mi dispiace abbiano perso tempo qui con la mia fuffa.
A proposito di fuffa: alcuni giornalisti sono giustamente terrorizzati dal fatto che i lettori rispondano tramite weblog in tempo reale, e a volte per le rime. Sono anche un poco invidiosi del fatto che sul web scriviamo quel che ci pare come ci pare, senza rendere conto di niente a nessuno.
Questi pochi giornalisti difendono la loro posizione sottolineando che sul web manca il filtro editoriale, manca la professionalità, e quindi non ci sarà mai, dicono, l’alta qualità della carta stampata.
A me pare che il loro filtro preventivo sia giustificato solo in condizioni di scarsità (di carta su cui scrivere, di spazio in un palinsesto). Ma se lo spazio è illimitato e non costa niente, come sul web, il filtro già viene applicato a posteriori sulla scelta di cosa leggere e cosa ignorare.
E naturalmente questo filtro non dipende da un editore o da canoni oggettivi: è un filtro personalizzato dal singolo lettore, in base alle sue speciali preferenze e interessi. In questo senso l’informazione sul web è sempre per addetti ai lavori. E per finire, l’offerta sul web è molto molto più ampia rispetto all’offerta tradizionale.
Allora: abbiamo più scelta e scegliamo meglio, per forza i risultati sono di qualità migliore. Almeno questa è la mia esperienza.