Viva la scuola!

Ecco come ho scoperto che mio figlio studia nel Bronx:

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA IIIX DEL X NOVEMBRE 2002

Gli insegnanti si sono soffermati con particolare rilievo sulla situazione della classe per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi in campo affettivo e in campo cognitivo. In entrambi casi il giudizio è stato estremamente critico.

Campo affettivo

Gli obiettivi della sfera affettiva sono stati raggiunti dalla classe nei termini seguenti:

  • Rispetto delle regole: solo un terzo della classe si dimostra in grado di rispettare le regole della convivenza civile.
  • Attenzione: solo nove studenti su quindici seguono le lezioni con attenzione.
  • Interventi: solo otto alunni su quindici intervengono a proposito e in modo adeguato.
  • Socializzazione: ben nove studenti dimostrano di non essere in grado di socializzare.
  • Rispetto delle scadenze, puntualità nel portare il materiale: dieci studenti raggiungono l’obiettivo.

In generale gli insegnanti rilevano una grande maleducazione da parte della classe. Tale maleducazione si esterna con manifestazioni di infantilismo, atteggiamenti provocatori e polemici e con il mancato rispetto della forma nei rapporti con gli insegnanti. In particolare, risulta gravemente irrispettoso il comportamento nei confronti dell’insegnante di sostegno, Signora Xxxxxxx.

Gli studenti non hanno compiuto alcun progresso in campo affettivo sia nelle relazioni tra di loro, che con gli insegnanti. Si rileva inoltre una totale indifferenza e mancanza di interesse nei confronti di qualsiasi proposta didattica e di attività extracurricolare.

Alla luce delle considerazioni precedenti, gli insegnanti negano la propria disponibilità ad accompagnare i ragazzi alla gita scolastica annuale che verrà pertanto annullata.

Campo cognitivo

Anche in questo campo il giudizio degli insegnanti è molto negativo: in pratica solo sei alunni su quindici hanno centrato gli obiettivi della comprensione, esposizione e capacità di stabilire relazioni. Alla base di questo scarso rendimento, ancora una volta, la supponenza degli alunni che non tengono in minimo conto i suggerimenti degli insegnanti, come ad esempio quello di ripetere le lezioni a voce alta in modo da migliorare l’esposizione.

Le cose vanno un po’ meglio sul versante dell’uso di linguaggi non verbali, delle attività pratiche, della manualità.

In conclusione si richiede in modo pressante l’intervento delle famiglie perché supportino gli insegnanti nella correzione di questi comportamenti francamente inaccettabili che vanno a discapito della formazione e della preparazione dei ragazzi in vista dell’esame e della scuola superiore. Si invitano pertanto caldamente i genitori a presentarsi al colloquio individuale con gli insegnanti che si terrà il giorno …

I genitori che hanno presenziato alla riunione hanno manifestato il desiderio di essere personalmente e tempestivamente avvisati di eventuali comportamenti scorretti dei propri figli.

Capperi! Che totale disfatta. E un pizzico di sana autocritica? Di chi è la colpa? Ma soprattutto, di chi è la responsabilità?

Perché la scuola deve essere così?