Yo-Yo Ma and the Silkroad Project

Concerto inaugurale della stagione delle Serate Musicali, ieri sera a Milano con il violoncellista Yo-Yo Ma (Stradivari Davydov-DuPre del 1712) Ma e il Silkroad Ensemble, composto da:

Gevorg Dabaghyan, duduk

Joel Fan, pianoforte

Jaime gonzalez, oboe

Joseph Gramley, percussione

He Cui, sheng

Colin Jacobsen, violino

Jihun Kim, Kayagum e voce

Shane Shanahan, percussione

Wu Man, pipa

Il programma:

J. del Enzina: Levanta Pascual, Levanta (1492)

Jia da Qun: The Prospect of Colored Desert (2000)

Vache Sharafyan: The sun, the Wine and the Wind of Time (1998)

Jee-Young Kim: Tryst (2001)

M. Ravel: Trio per violino, violoncello e pianoforte in la minore (1914)

Insomma, hai capito che non si trattava di un concerto qualsiasi, anche solo per l’ensemble di strumenti e per i brani proposti.

Yo-Yo Ma


Poi mi piace molto l’idea di un progetto ampio, multiculturale, che impegna la vita di questi artisti per un lungo periodo e per un lungo percorso; non quindi girando per le sale da concerto del mondo secondo un calendario prefissato dalle agenzie molti anni fa, in un rito forse un poco stanco, un poco ripetitivo.

Poi sono bravissimi, tecnicamente mirabolanti: Wu Man con la sua pipa, liuto cinese dal manico corto (primi riferimenti all’epoca della dinastia Tang), ha fatto cose… che non si vedono neanche sugli anelli di Orione.

E Dabaghyan con il duduk? un suono malioso che avevo già sentito usare da Peter Gabriel in alcuni suoi pezzi molto “atmosferici”, se mi passi il termine.

Il Ravel finale, dopo tutta la musica orientale, diventava molto più chiaro e comprensibile.

Infine un bis con il gruppo al completo, con una danza Turca molto ritmata, allegra e decisamente ballabile. Morale: mi sono divertito come un matto.