La Celeste Galeria

Oggi ero a Mantova. Potevo perdermi la mostra dei Gonzaga? No, e infatti non l’ho persa. Piuttosto affollata pur essendo un lunedì a mezzogiorno: mi immagino l’orrore di chi c’è stato di sabato! Dal catalogo:

Capace di competere con le più ricche collezioni d’Europa, in grado di vantare capolavori invidiati e bramati tanto da Rodolfo II come da Carlo I Stuart, la collezione dei Gonzaga è stata il frutto di una passione e di una politica collezionistica e mecenatistica portata avanti con tenacia lungo tre secoli, da tutti i componenti di casa Gonzaga, a partire da Isabella d’Este e via via fino a Ferdinando Gonzaga, suo pronipote.

Il risultato di tutto ciò, all’apice della collezione nella seconda metà del Seicento, era stupefacente: duemila dipinti di importanti artisti e circa ventimila oggetti preziosi stipati od esposti in bella mostra a Palazzo Ducale: gioielli, cristalli, codici, naturalia, rarità d’ogni tipo, sculture antiche e moderne, disegni e quant’altro, che facevano delle collezioni ducali di Mantova il luogo più ricercato e ammirato in Europa.

Sofonisba Anguissola, autoritratto


Crocevia e punto di riferimento d’artisti di fama come Giulio Romano, Andrea Mantegna, Rubens e Fetti, Giovanni Baglione e Guido Reni, Guercino e Van Dyck, alla corte di Mantova s’incontravano i migliori orologiai, intagliatori, orefici e armaioli dell’epoca, gli artigiani delle più famose botteghe, i musicisti più amati e ricercati, e ancora architetti e decoratori e poi mercanti d’arte, emissari delle altre corti europee, ospiti illustri.

Poi venne la decadenza, per un ducato senza più eredi maschi, ripiegato su se stesso e che si apprestava ad affrontare guerre e carestie e più tardi, saccheggiarono la città. Il patrimonio dei Gonzaga venne disperso definitivamente.

E’ incredibile pensare che la collezione di una sola famiglia italiana abbia potuto alimentare i musei di tutto il mondo, e difatti l’elenco dei prestatori stranieri è impressionante:

Arras, Musée des Beaux-Arts

Baltimora, Walters Art Gallery

Berlino, Staatliche Museen, Skulpturenabteilung

Berlino, Staatliche Museen Kunstbibliotek

Birmingham (UK), Birmingham Museums & Art Gallery

Blois, Musée du Château

Bowal,(Australia), Coll. Priv.

Braunschweig, Herzog Anton Ulrich Museum

Cambridge (USA), The Fogg Art Museum

Chicago, The Art Institute of Chicago

Dresda, Staatliche Kunstsammlungen Dresden

Dublino, National Gallery of Ireland

Fontainebleau, Musée National du Chateau

Hampton Court, Royal Collection

Houston, Houston Museum of Fine Arts

Houston, Sarah Campbell Blaffer Foundation

Innsbruck, Castello di Ambras

Londra, British Museum

Londra, Courtauld Institute of Art

Londra, Kingston Lacy Dorset (National Trust)

Londra, National Gallery

Londra, Tatton Park

Londra, Trafalgar Galleries

Los Angeles, J. Paul Getty Museum

Madrid, Fondazione Thyssen-Bornemisza

Madrid, Museo del Prado

Monaco, Alte Pinakothek

Monaco, Bayerische Hauptstaatsarchiv

Monaco, Bayerische Nationalmuseum

Monaco, Staatliche Grafische Sammlung

New York, Metropolitan Museum

Oxford, Ashmolean Museum

Oxford, Christ Church

Parigi, Musée du Louvre

Parigi, Musée de l’Armée

Praga, Galleria del Castello

Praga, Galleria Nazionale

Rotterdam, Museum Boymans

Saint Louis, Saint Louis Art Museum

San Lorenzo Escorial (Madrid)

Teplice, Regionalni Muzeum

Varsavia, Muzeum Narodowe

Vienna, Archivio di Stato

Vienna, Kunsthistorisches Museum

Vienna, MAK

Würzburg, Martin von Wagner Museum

Zurigo, Coll. Priv.

Tra le cose più interessanti che ho visto (ma era tutto bellissimo), ti voglio segnalare:

  • Peter Bruegel il Giovane, Nozze di contadini, olio su tavola, 89×112, Dublino, National Gallery of Ireland
  • Sofonisba Anguissola, Autoritratto con Bernardino Campi, olio su tela, 111×109,5, Siena, Pinacoteca Nazionale
  • Andrea Mantegna, Cristo morto, tempera su tela, 66×81, Milano, Pinacoteca di Brera
  • Lettere autografe di Claudio Monteverdi e Girolamo Frescobaldi
  • Domenico Tintoretto, Maddalena penitente, olio su tela, 115×92, Roma, Pinacoteca Capitolina
  • Artista milanese sec. XVI, Fiaschetta, cristallo di monte inciso, oro smaltato con catena in oro smaltato, h. 24,5, Firenze, Museo degli Argenti
  • Manifattura fiamminga (?) sec. fine XVI, Drago alato con pietre preziose, oro smaltato, perla e due diamanti, 4,3×6,5, Firenze, Museo degli Argenti

Per chiudere in gloria abbiamo mangiato al ristorante “Villa Eden” di Bagnolo San Vito (Via Gazzo 6, tel. 0376 415 684) dove fanno dei ravioli di zucca al vino cotto strepitosi, e una mostarda come non avevo mai mangiato prima. Centocinquantuno euro in cinque persone, molto molto bene spesi.