Giancarlo Livraghi si lascia sempre leggere con piacere e profitto. Le sue intelligenti pensate sono sempre esposte con chiarezza e semplicità, come ad esempio nel terzo capitolo dell’intervista “Internet e le PMI“.
Sulla morte del gratis:
“La montagna di insensate chiacchiere sulla “morte dell’internet gratis” deriva dalle difficoltà economiche di alcune imprese del settore editoriale, che devono in un modo o nell’altro generare entrate in funzione dei contenuti che producono. Hanno impostato male i loro progetti di business online, aspettandosi grandi entrate (per esempio pubblicitarie) che non potevano avere e non hanno avuto. Ora si stanno chiedendo come far “quadrare i conti” e hanno idee molto confuse su come riuscirci. Il problema riguarda esclusivamente quel tipo di imprese – che sono una delle attività rilevanti in rete, ma non sono l’internet.”
E sulla crisi di internet:
Non c’è e non c’è mai stata alcuna “crisi” dell’internet. Come è ampiamente dimostrato da tutti i dati disponibili – e come avevo spiegato in un articolo del novembre 2001 La crisi che non c’è.
La confusione nasce dal fatto che sono andati in crisi molti progetti – e che sono in difficoltà (se non in fallimento) parecchie grandi imprese. Il motivo per cui quei progetti sono falliti è che erano mal concepiti fin dall’inizio e sono stati gestiti male. Il motivo per cui tante imprese (non solo della cosiddetta new economy) sono in crisi è che sono state gestite in funzione della speculazione finanziaria e non della qualità o dell’efficienza. Queste cose non c’entrano in alcun modo con lo sviluppo dell’internet.