La Madonna di Loreto in vacanza all’ Elba

Giornata s-p-l-e-n-d-i-d-a. Definirla ‘CAVOK’ sarebbe una inaccettabile espressione riduttiva… la Madonna di Loreto (per brevità ma con tutto il dovuto rispetto: MDL) viene rilasciata da Grosseto App. per Marina di campo radio. Alle 10.30 ci sono una decina di nodi da 190 e la pista in uso è la 16. L’approccio, Bottlang alla mano, prevede da punta Guardiola un andamento…come dire…serpeggiante in ragione dell’ orografia. L’approccio per la unosei non è invitante, non credo si debba essere dei baroni rossi ma comunque si passa mooooolto vicino alla cresta della collina con una base tutta storta che lascia un finale che è proprio un mozzicone. L’ approccio unosei è una cosa da stare giustamente svegli.

Molti atterrano ‘a discrezione’…che è un termine che mi fa morire dalle risate…per la 34 con tutti e dieci i nodi allegramente da tergo ma con un avvicinamento fatto sul mare. MDL ovviamente, dopo un ultimo wind check scende unosei e libera al primo raccordo a destra. Non serve a molto perchè nonostante si tratti di MDL (ancorchè in incognito) Le viene chiesto di parcheggiare ‘in fondo sul prato dopo il TB…’ Come sempre c’è un motivo per tutto e poi sul prato ci sono un sacco di aerei vissuti, vernici un po’ screpolate, vernici nuove fiammanti, aerei con gli interni protetti contro il calore da bellissimi teli in alluminio ed altri come il mio (intendo in uso a me in quel momento) TB9 che viene protetto con un bel tovagliato a fiori che fa tanto poco aeronautico ma fa tanto ridere, sembra un aereo che si prepara per un pic-nic.

La giornata trascorre meravigliosa, il sole frigge quelli senza crema e rosola quelli che se la sono messa, io mi sono scordato di ungere i piedi a mi ritrovo alle 15.45 (local) all’ uffficio di Marina di Campo con due scarponi da sci al posto dei piedi. Compilo il mio piano di volo per le 16.30 (local)…pago…e mi incammino verso il parcheggio.

Alle 16.00 sto finendo di fare il check esterno al foxtrot-bravo e mentre sfilo l’ asta dell’olio passano un gruppo di ragazzi che si avviano anche loro a prepararsi. MDL ovviamente ha già fatto tutti i controlli… Ora il vento è cambiato e viene da 350 intensità 12 nodi…pista in uso la 34 si decolla verso la montagna, evvabè.

Alle 16.30 mentre sto finendo di prepararmi l’ufficio volante: Bottlang, giubbetti, carte, Navimap ed altri giocarelli vari passano davanti a me i quattro ragazzi di prima, un saluto fugace ad un ala bassa che potrebbe essere un… Archer…anche loro mi salutano e sorridono.

MDL ha messo in moto..mah.

I ragazzi scendono in testata 34, io scendo con la capoccia sulla check list alla pagina ‘Final cockpit preparation’. Radio Master switch – OFF. Alzo la testa e sulla montagna oltre la testata pista vedo una palla di fuoco, parlo di una vera palla di fuoco.

Non è uno dei tristemente noti incendi estivi…le fiamme, il fumo non sono quelli…però la mia mente non lo vuole accettare. Partono i mezzi antincendio. C’è poco da non voler accettare, sto guardando la morte di quattro persone.

Imbambolato. Spengo tutto e mi avvio all’ ufficio dell’ aeroporto…che altro posso fare. Un momento MDL non è più al parcheggio…ma che sta succedendo. Arrivo all’ ufficio: c’è un ovvio pandemonio ma gestito con una professionalità encomiabile, nessuno perde la testa.

Arriva una telefonata: SONO TUTTI SALVI – SONO TUTTI SALVI. Solo uno si è fatto un po’ male…

In sottofondo la radio dell’aeroporto riceve una chiamata: MDL duemilapiedi in salita lascia la zona operativa … una buona giornata.

…è tutto registrato.

Giuseppe Massoni

-testimone-

(dalla lista Hangar)