Ho ascoltato ieri sera per la prima volta Jewgenij Sudbin, ventiduenne pianista originario di Leningrado, allievo di Stephen Hough, e sono sicuro che non sarà l’ultima.
Questo il programma presentato:
Domenico Scarlatti
Sonata K466 in fa maggiore
Sonata K455 in sol maggiore
Sonata K27 in si minore
Johann Sebastian Bach
Fantasia e Fuga in la minore BWV 904
Franz Shubert
Sonata in la maggiore op. 120 (D664)
Shubert/Liszt
Ständchen
Wohin?
Serghei Rachmaninov: Quattro Trascrizioni
Shubert/Rachmaninov: Wohin?
Rachmaninov/Rachmaninov: Lilacs
Kreisler/Rachmaninov: Liebesleid
Kreisler/Rachmaninov: Liebesfreud
Questo ragazzo ha una bella qualità di suono, e una grande sensibilità interpretativa. Il suo talento mi è sembrato evidente e per nulla acerbo.
Di Scarlatti ha eseguito la K466 lenta e intimista, la K455 molto veloce e purtroppo con qualche svarione. La Fantasia e Fuga di Bach, molto organistica, è stata eseguita sfruttando tutto lo Steinway, senza voler fingere si trattasse di una spinetta, e mi è piaciuta lo stesso. Nella Sonata di Shubert mi è parso a tratti troppo concentrato sull’aspetto tecnico, mentre ho trovato Ständchen bellissima e di grande suggestione.
Interessante l’accostamento di Wohin? trascritta da Liszt prima e da Rachmaninov poi. Molto bella anche Liebesleid di Kreisler/Rachmaninov.
Insomma ottimo concerto, anche se alla fine il bis è stato una insipida composizione di Stephen Hough. Due telefonini hanno squillato in sala.