Per rimettermi dagli spaventi di una qualificazione strappata per miracolo, mi sono consolato visitando il Castello di Masnago a Varese e la sua mostra “Il ritratto in Lombardia“. Hai tempo ancora fino al 14 luglio:
“Percorrendo le ricchissime e variegate vicende della storia del ritratto in Italia tra XVI e XVIII secolo ci si rende conto che molti tra i più illustri maestri in questo ambito figurativo furono lombardi. L’esempio di personalità ben note come quelle di Giovan Battista Moroni (circa 1520-1578), Sofonisba Anguissola (1532-1625), Vittore Ghislandi detto fra’ Galgario (1655-1743) e Giacomo Ceruti (circa 1700-1767) appare in questo quadro del tutto significativo. I percorsi di questi celebri maestri si innestano però in un contesto figurativo estremamente vivace che rivela la costante propensione degli artisti ad esprimere attraverso il ritratto la propria vocazione naturalistica e la propria capacità di descrivere con immediatezza la realtà.”
Ancora più interessante, dopo il museo, la passeggiata al Sacro Monte di Varese, con le sue 14 cappelle seicentesche che contengono, a grandezza naturale, rappresentazioni della vita di Gesù, con statue policrome di Francesco Silva, da Morbio Inferiore.
E per finire in gloria, ottima cena in giardino al
Verderamo
Vicolo del Frate 1
21030 Castello di Cabiaglio
tel. 0332/435866
dove con 82,64 Euro abbiamo mangiato assai bene in quattro persone, dagli antipasti caldi fino alla selezione di formaggi e il caffè.
Uscendo a notte inoltrata, la magia di un prato ricoperto da un tappeto di lucciole, che non vedevo da almeno vent’anni.