Ieri sera al Conservatorio di Milano concerto del KAMËR Choir Riga diretto da Märis Sirmais, dedicato alla pace nel mondo, con Gidon Kremer al violino e Marta Sudraba al violoncello (lei è anche primo violoncello nella Kremerata Baltica, e detiene il record per il puntale più lungo del mondo).
William Byrd
Ave Verum Corpus per coroVladimir Martynov
Agnus Dei per violino e coroJohann Sebastian Bach
Ciaccona dalla Partita per violino solo n. 2 in re minore BWV 1004John Taverner
Swyaty per violoncello e coroArvo Pärt
…which was the son of…Gustav Mahler
Ich bin der Welt abhanden gekommen per coroArtur Maaskanz
Due brani pasquali per coroPeteris Vasks
Plainscapes per violino, violoncello e coro
Con Kremer si perde un grande coreografo. Tutti i suoi concerti hanno un elemento scenico spettacolare, e questo non ha fatto eccezione. I coristi sono entrati da dietro gli spettatori e si sono disposti in due file ai lati della platea. Ci siamo quindi trovati immersi nell’Ave Verum Corpus iniziale, con un effetto davvero suggestivo. Poi il coro è salito sul palco ed è stato raggiunto da Kremer per il secondo brano.
Per il resto è stato un concerto di musica contemporanea, a parte Mahler. Qualche brano mi è parso un poco lungo, qualche altro un poco vuoto, e in generale si tratta di musica che amo poco, nonostante l’impeccabile esecuzione.
Discorso a parte per la Ciaccona, che Kremer ha cercato di interpretare non banalmente, con un inizio solenne e maestoso, e poi con grande veemenza e passione che ampiamente compensavano due piccole sviste. Io preferisco una interpretazione con errori a una esecuzione perfetta senza interpretazione. E non era musica facile!
Bis finale con canto popolare eseguito con grande foga e trasporto, in cui si ripeteva il nome “Riga, Riga!” più volte: mi è sembrato l’equivalente baltico di “O mia Bela Madunina”.