Uto Ughi a Milano

Ieri sera al Conservatorio, Uto Ughi con l’orchestra “I Filarmonici di Roma” (Ex “Orchestra da Camera di Santa Cecilia”).

Ughi si è presentato senza la feroce tintura arancione che portava ultimamente in testa, e di cui è ampiamente lordato il suo sito ufficiale (e che Dio perdoni il responsabile).

Ughi possiede uno Stradivari “Kreutzer” del 1701, ma ieri ha portato l’altro suo strumento, il celebre Guarneri del Gesù “Hemmel” appartenuto a Grumiaux, dal suono caldissimo e dal timbro particolarmente scuro. Suonare questo strumento è davvero un privilegio unico al mondo.

In programma:

Mozart, Sinfonia no. 1 in mi bemolle maggiore K 16

Brano di riscaldamento per l’orchestra. Non impeccabile.

Mozart, Concerto no. 3 in sol maggiore per violino e orchestra K 216

Suono stupendo del violino, l’orchestra arranca dietro in qualche modo. Ma Uto Ughi prova prima? A volte sembra di no.

Paganini, Concerto no. 1 in re maggiore op. 6

Orchestra (fortunatamente) in secondo piano, fa da accompagnamento a una parte di violino strepitosa per difficoltà tecnica e anche per bellezza, nel lungo e virtuosistico Allegro Maestoso iniziale, nel breve e intenso Adagio, nel finale Allegro spiritoso – Rondò di una difficoltà tecnica delirante.

Due bis entusiasmanti dalla Carmen di Bizet.