Uto Ughi a Milano

Ieri sera al Conservatorio, Uto Ughi con l’orchestra “I Filarmonici di Roma” (Ex “Orchestra da Camera di Santa Cecilia”).

Ughi si è presentato senza la feroce tintura arancione che portava ultimamente in testa, e di cui è ampiamente lordato il suo sito ufficiale (e che Dio perdoni il responsabile).

Ughi possiede uno Stradivari “Kreutzer” del 1701, ma ieri ha portato l’altro suo strumento, il celebre Guarneri del Gesù “Hemmel” appartenuto a Grumiaux, dal suono caldissimo e dal timbro particolarmente scuro. Suonare questo strumento è davvero un privilegio unico al mondo.

In programma:

Mozart, Sinfonia no. 1 in mi bemolle maggiore K 16

Brano di riscaldamento per l’orchestra. Non impeccabile.

Mozart, Concerto no. 3 in sol maggiore per violino e orchestra K 216

Suono stupendo del violino, l’orchestra arranca dietro in qualche modo. Ma Uto Ughi prova prima? A volte sembra di no.

Paganini, Concerto no. 1 in re maggiore op. 6

Orchestra (fortunatamente) in secondo piano, fa da accompagnamento a una parte di violino strepitosa per difficoltà tecnica e anche per bellezza, nel lungo e virtuosistico Allegro Maestoso iniziale, nel breve e intenso Adagio, nel finale Allegro spiritoso – Rondò di una difficoltà tecnica delirante.

Due bis entusiasmanti dalla Carmen di Bizet.

Hot or Not?

Non sapevo dell’esistenza di questo sito! Mi ci sono divertito un mondo. L’idea è semplice ma potente.

Chiunque può pubblicare la propria foto, purchè appunto propria, vera, non sconveniente. Ai visitatori del sito viene mostrata una foto a caso tra quelle pubblicate, a cui possono dare un voto da 1 a 10. Si può scegliere di vedere solo foto femminili, o solo maschili, o entrambe. Si può scegliere una fascia di età oppure tutte le età.

Solo dopo aver votato una foto si viene a sapere il voto degli altri, e si passa alla foto seguente, e così via fino a quando non ci si stufa.

Sono rimasto affascinato da:

– l’ingenuità delle foto “artistiche”, i vestiti in lungo e i capelli acconciati;

– l’incontenibile bruttezza delle foto “ufficiali”, i tailleurini, le camicette bianche e i sorrisi falsamente smaglianti;

– gli sfondi, i contorni, le pareti e i loro quadri, i caminetti, l’arredamento, tutto quello che getta una luce su questi mondi dall’altra parte dello schermo;

– la componente voyeuristica: spiare dentro a un attimo della vita degli altri;

– la componente edonistica: il piacere di farsi guardare.

Insomma, provaci e poi dimmi. Prova non solo a votare, ma a indovinare anche quale è il voto medio degli altri.

Ovviamente, non ho resistito alla tentazione: ho pubblicato la mia foto qui a sinistra. Dopo cento voti mi sono beccato un modesto 5.4. Ma pensavo peggio…

The People’s Company

Interessante articolo su come guadagnare i soldi veri sul web.

Required reading nel corso “E-business Basics”.

Per me invece il web è un modo per spenderli.

Strumenti musicali

Jacqueline du Pré, la più grande violoncellista dei nostri tempi, ha ricevuto il suo primo Stradivari (1673) a 16 anni, il secondo (1712) a 19. Alla sua morte il primo, che era anonimo, è passato a Lynn Harrell che lo ha chiamato “Stradivarius Jaqueline du Pré”. Il secondo, detto “Stradivarius Davydov“, è oggi suonato da Yo Yo Ma.

E’ bello sapere che tra altri trecento anni gli stessi strumenti saranno affidati a un ragazzo o ragazza di talento, e che nuove platee potranno godere le mie emozioni.

Insaziabilità

In Polonia tra le due guerre, un pazzo visionario aveva previsto molto di quanto poi successe.

Insaziabilità, di Stanislaw Ignacy Witkiewicz, è un romanzo filosofico di difficile digestione, ma a tratti illuminante. Da leggere se non altro per l’invenzione del “Murti-Bing”, e per le mirabolanti avventure sessuali del protagonista.